Docente:
Giuseppe Scollo
Università di Catania
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Corso di Laurea in Informatica, I livello, AA 2009-10
rappresentazione posizionale in base 2 (cioè: con 2 cifre) dei numeri naturali
rappresentazioni in una base che sia una potenza intera di 2 rendono più compatta la rappresentazione binaria, per la semplicità della conversione di base in tal caso, ad es.:
=
8 =
23):
=
16 =
24):
gli algoritmi per le operazioni aritmetiche nella rappresentazione posizionale decimale si generalizzano facilmente alla rappresentazione posizionale in una qualsiasi base b > 1
esempi:
somma binaria naturale di 9 e 13
prodotto binario di 13 e 9
come effettuare la conversione quando una delle basi non è una potenza intera dell'altra?
occorre distinguere due casi:
=
(0⋅20+1⋅21+0⋅22+1⋅23+1⋅24)10
=
(2+8+16)10
=
2610
4310
=
1010112
il segno di un numero intero può assumere due valori, dunque una plausibile rappresentazione binaria degli interi si ottiene adoperando
in tal modo con n+1 bit si possono rappresentare gli interi nell'intervallo [-(2n-1), 2n-1]
tale rappresentazione ha due inconvenienti:
soprattutto il secondo inconveniente risulta oneroso, perché complica la realizzazione dei circuiti aritmetici elementari dei calcolatori
il bit più a sinistra rappresenta il segno:
0 =
+,
1 =
-
la rimanente sequenza di n bit rappresenta
esempi:
=
(00011001)2 ;
-2510
=
(11100111)2
=
(00000000)2
=
(00000001)2 ;
-110
=
(11111111)2
=
(01111111)2 ;
-12710
=
(10000001)2;
-12810
=
(10000000)2
con n+1 bit si possono così rappresentare gli interi nell'intervallo [-2n, 2n-1]
la somma algebrica si esegue come la somma naturale, bit di segno inclusi, e trascurando l'eventuale riporto oltre il bit di segno
esempio:
2510−1210
=
2510 +
−1210
=
(00011001)2 +
(11110100)
2 =
(00001101)2 =
1310
la conversione dalla rappresentazione binaria in complemento a 2 a quella decimale si esegue con essenzialmente lo stesso algoritmo:
esempi:
=
8810
=
−(0100111 + 1)2
=
-(0101000)2
=
-4010
rappresentazione in complemento a 1:
rappresentazione in eccesso 2n (con n bit per il valore assoluto):
problema 1: la rappresentazione dei numeri razionali è finita, ma non limitata
problema 2: i numeri reali non hanno rappresentazione finita
è desiderabile, per la celerità di esecuzione delle operazioni aritmetiche in tali campi, disporre di una rappresentazione binaria di lunghezza fissa
in virgola fissa : sia la parte intera che quella frazionaria hanno lunghezze fisse
in virgola mobile (ingl.:
floating point)
: lunghezze fisse di mantissa intera ed esponente intero di una
base b prefissata
(di solito b =
10):
R =
M ⋅ b E
una semplice rappresentazione binaria di un testo consiste nella sequenza delle rappresentazioni binarie dei suoi caratteri, secondo un dato codice di rappresentazione
≤
2n
alfabeto: caratteri stampabili + caratteri di controllo
la diffusione dell'informatica ha fatto emergere l'esigenza di codici più ricchi, per rappresentare testi in tutte le lingue (segni diacritici, alfabeti diversi da quello inglese, linguaggi di scrittura ideografica, etc.)
per la codifica digitale dell'informazione audio si effettua il campionamento dell'ampiezza dell'onda sonora ad intervalli regolari
la qualità della riproduzione dipende dalla frequenza di campionamento
il valore di ampiezza di ogni campione è codificato con 16 bit (32 se stereo)
la codifica MIDI (Musical Instruments Digital Interface) è ben più parsimoniosa: rappresenta non il suono bensì l'informazione per la sua produzione da un sintetizzatore, ad es.: strumento emulato, altezza della nota, durata
tecniche bitmap :
tecniche vettoriali:
Rappresentazione di caratteri tipografici
I codici standard per la rappresentazione dei testi si limitano a fornire una
codifica univoca ad ogni simbolo degli alfabeti considerati, e in generale
prescindono dalla rappresentazione grafica dei simboli quali caratteri
tipografici. Questo aspetto attiene alla rappresentazione di una particolare
classe di immagini, i glifi (ingl.
font)
tipografici, frequentemente disponibili sia in forma
bitmap che vettoriale. Quest'ultima
ben si presta alla variazione di scala dei glifi. Ulteriori approfondimenti
del tema possono riguardare il rapporto fra rappresentazione dei glifi e
caratteristiche (quali, ad es., risoluzione, resa dei colori, etc.) dei
dispositivi di visualizzazione e/o stampa dei testi.